La trasformazione delle feste tradizionali
I momenti di festa rappresentano un vero e proprio microcosmo dal punto di vista culturale, antropologico e sociale. Le normali attività quotidiane vengono stravolte per un periodo di tempo limitato, le regole sociali e famigliari cambiano e spesso un po’ di trasgressione è non solo tollerata, ma anche auspicata.
La routine viene spezzata per interrompere la riproduzione sempre uguale del tempo della vita con la finalità di affermarla, negarla e infine migliorarla.
Nel mondo contemporaneo il momento di festa è spesso svuotato del significato più profondo e viene assorbito dall’industria, dal consumismo e dall’ingranaggio della produzione industriale su larga scala. Il rischio è che si trasformi in un modello individualista di ottenimento di benefici solo per sé e questo azzardo è ancora più sentito da chi ha meno filtri e capacità di analisi come i bambini.
Il Natale rischia di diventare una semplice lista di regali da ottenere, consegnati da un simpatico fattorino dall’aspetto confortante e con un mezzo di trasporto non convenzionale; la Befana potrebbe essere vista come una strana vecchia signora che porta dei dolcetti in una calza e si aggira a bordo di una vecchia scopa volante (proprio come le streghe).
Entrambi però hanno una grande valenza simbolica talmente potente da poter diventare un’occasione di crescita e riflessione per lanciare un messaggio educativo importante per i nostri figli. La befana può avere una funzione educativa.
- Le festività rischiano di sviluppare comportamenti individualistici sia nei grandi, sia nei più piccoli.
- Le valenze simboliche di personaggi come Babbo Natale e la Befana possono aiutarci a trasmettere dei valori positivi ai nostri figli.
Come riaffermare un ruolo educativo alle festività: il caso della Befana
La vecchia signora che arriva di notte imbottendo una calza di dolci e caramelle non rischia di apparire come un personaggio di serie B rispetto alla generosità di Babbo Natale?
Il vecchio e caro Babbo Natale porta un sacco di regali da scartare sotto l’albero, arriva all’inizio delle vacanze, è atteso con una eccitazione che cresce all’approssimarsi della vigilia e soprattutto è sempre buono con tutti. La Befana invece non è così ricca come Babbo Natale, non porta doni, solo dolci e soprattutto decide chi è buono e chi è cattivo dispensando caramelle o carbone a seconda di come ci si è comportati durante l’anno.
Come farla diventare un’occasione di crescita per i nostri bambini?
La Befana, più di Babbo Natale, svolge il ruolo di “giudizio” nei confronti dei comportamenti dei bambini attraverso lo strumento della distribuzione del carbone.
“Hai ricevuto il carbone? Allora sei stato cattivo!”. “Hai ricevuto solo caramelle? Allora sei stato bravo!”. In realtà non esistono bambini buoni o cattivi, esistono solo bambini che ogni tanto fanno delle marachelle! Ed è sano che tutti i bambini le facciano.
L’arrivo della Befana può essere educativo per riflettere su cosa fare quando si fa i monelli.
Il carbone diventa quindi un simbolo per ripercorrere alcuni momenti complicati vissuti nel corso dell’anno, per ragionare su cosa fare per rimediare e per impegnarsi a non ripetere certi comportamenti.
- La Befana non è un Babbo Natale povero
- Il ruolo di giudizio della Befana non deve diventare una sentenza sull’essenza del bambino, ma su alcuni suoi comportamenti (non sei cattivo, hai fatto una cosa sbagliata).
Cosa possiamo insegnare ai nostri bambini per attribuire alla befana una funzione educativa?
Anzitutto che tutti commettono degli errori, che hanno comportamenti non sempre appropriati, che certi sentimenti che proviamo a volte ci fanno fare delle cose o dire delle cose che in realtà non vorremmo fare o pensare. La cosa importante non è cercare la perfezione a tutti i costi, ma sfruttare questi momenti difficili per farli diventare occasioni di apprendimento o di crescita.
I passi da fare dovrebbero essere: saper riconoscere i propri comportamenti comprendendo quali sono quelli corretti e quelli meno, imparare a chiedere scusa quando si superano i limiti e rimediare attraverso comportamenti positivi. Ecco come attribuire una funzione educativa alla befana!
Queste semplici regole non sono valide solo per i nostri figli, ma anche per noi stessi!
- Tutti commettono degli errori sia grandi, sia bambini.
- Si può sempre rimediare agli errori, basta volerlo.
La valenza simbolica del carbone
Nel caso dell’arrivo della Befana, il carbone dolce è un ottimo strumento simbolico perché il carbone simbolizza gli errori e la sua dolcezza rimanda al riscatto. In questo modo su può attribuire una funzione educativa alla befana.
Fate trovare del carbone insieme ai dolcetti nella calza della befana e provate a sedervi con vostro figlio e a riflettere sul motivo della sua presenza.
Durante lo scorso anno qualche volta hai superato il limite?
Ricordi quello che ti hanno detto mamma e papà?
Come mai hai fatto delle marachelle?
Sai cosa fare quando succede?
Sai perché la Befana ti ha portato anche del carbone?
Hai visto che è dolce?
Cosa voleva dirti la Befana con questo carbone dolce?
Ragionare sul significato del carbone dolce insieme a tuo figlio può essere un’occasione educativa importante facendo diventare l’evento dell’arrivo della Befana come un momento unico e importante durante l’anno e restituendo a questa festa un significato che va molto al di là della semplice distribuzione di dolci e caramelle. Viene da sé che in questo gioco il ruolo dei genitori è fondamentale e richiede molta più attenzione e coinvolgimento rispetto al semplice acquisto dei regali di Natale. Non dimentichiamoci che questo gioco deve essere allargato a tutti i membri della famiglia non solo ai bambini, genitori inclusi!
- Fate trovare del carbone nella calza
- Spiegate il motivo, l’Epifania può essere un buon giorno per riflettere sui comportamenti di vostro figlio e sui propri comportamenti tutti insieme.
Come proseguire la giornata della Befana
Associare alla calza un regalo creativo fai da te di tipo simbolico come un puzzle della propria famiglia, un quadro di un bel momento trascorso con gli amici o la possibilità di fare qualcosa insieme (un dolce, un disegno speciale…) potrebbe essere un’idea per trascorrere in serenità la giornata e per attribuire alla befana una funzione educativa.
L’Epifania è l’ultimo giorno di vacanza, di strappo alle regole, di dormire fino a tardi, di non avere impegni organizzati. È il momento di ridare sicurezza ai nostri figli confermando il nostro appoggio per le difficoltà che affronteranno nei giorni futuri.
Stare insieme, giocare, condividere tempo ed esperienze possono essere una valida alternativa a una giornata passata davanti alla televisione o dedicata al gioco da soli diventando così un valido ricordo in grado di accrescere la "base sicura" di cui tutti i bambini hanno bisogno.
- Passare l’ultimo giorno delle vacanze in famiglia giocando insieme aiuta a trasmettere delle sicurezze.
- Preparate un regalo creativo fai da te, costa un po’ di fatica, ma è sempre apprezzato.
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SOCIAL NETWORK - Dott.ssa Marzia Molteni - Psicologo Cantù
Sai che ho creato dei testi gratuti? Scoprili ora!
Gentile Dott.ssa, grazie per questo articolo. Mi sono sempre chiesta perché la befana non potesse essere una festa interessante e istruttiva. Quando ero piccola, a casa mia, la vivevamo sempre con una certa tristezza per la fine delle vacanze. Invece le idee e gli spunti contenuti in questo articolo, mi hanno dato degli spunti per fare delle cose di senso con i miei cuccioli.
Ha dei suggerimenti anche per la festa di carnevale?
Grazie
Rosy