Come chiedere aiuto: impariamo qualcosa dal capodoglio impigliato
Ha fatto scalpore la vicenda del povero capodoglio impigliato nella rete illegale a Salina. Possiamo imparare qualcosa per noi stessi da questo episodio di cronaca? Forse sì... ad esempio come chiedere aiuto. Una breve spiegazione del perché è così difficile chiedere aiuto e 4 suggerimenti pratici.
L'arte di come chiedere aiuto
Un capodoglio impigliato in una rete da pesca illegale al largo di Salina nell'arcipelago delle Eolie...
Un gruppo di volontari che rischiano la vita per cercare di aiutarlo.
Due ore di grandi sforzi e per fortuna, questa volta, il lieto fine.
Se qualcuno non fosse intervenuto per aiutare il gigantesco cetaceo probabilmente dopo un paio di giorni di agonia oggi conteremmo una balena in meno nel nostro Mar Mediterraneo.
La rete impigliata sulla coda impediva al capodoglio di immergersi, raggiungere le acque più profonde, cibarsi, difendersi...
Dott.ssa Marzia Molteni - Psicologo Cantù - Psicoterapeuta
Cosa possiamo imparare
Cosa può insegnarci questa vicenda di cronaca nella nostra vita di tutti i giorni?
Anche se il capodoglio non è in grado di chiedere aiuto non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere senza una mano che è arrivata da qualcuno.
A differenza delle balene noi invece possiamo chiedere aiuto, ma spesso non lo facciamo.
Eppure quando ascoltiamo i riconoscimenti di un regista premio Oscar alla cerimonia delle famose statuette o leggiamo i ringraziamenti nella postfazione di un bel libro capiamo che nessuno può fare qualcosa di grande da solo.
Siamo sicuri di poter vivere senza gli altri?
Dobbiamo ammetterlo, siamo animali sociali e dipendiamo anche dagli altri per crescere e imparare. Se a questo sommiamo il fatto che fare del bene agli altri ci rende più felici (una sorta di adattamento evolutivo) perché consideriamo così difficile chiedere aiuto?
Viviamo in una società che esalta l'autosufficienza e l'individualismo. In rete si trovano tantissimi tutorial, consigli, manuali e guide per cavarcela da soli. Probabilmente se vivessimo un attacco zombie tutta questa autoreferenzialità sarebbe giustificata, ma le cose stanno diversamente. E in questi mesi di Coronavirus in cui abbiamo dovuto vivere lontani dagli altri abbiamo imparato a usare tanti strumenti di comunicazione a distanza proprio perché non riusciamo a vivere da soli.
Imparare come chiedere aiuto nel modo giusto
Imparare a come chiedere aiuto e accettarlo è probabilmente una delle maggiori abilità che dovremmo imparare a sviluppare. Fortunatamente chiedere aiuto in realtà non è poi così complicato.
Come chiedere aiuto: 4 suggerimenti pratici
Perché chiedere aiuto è così complicato?
Principalmente non chiediamo aiuto per paura. Il timore di essere respinti, derisi o mettere in mostra il fatto che non abbiamo certe capacità spesso ci blocca. Di solito queste paure sono totalmente infondate e vivono solo nella nostra testa. Ma chiedere aiuto comporta anche una serie di rischi sociali: rifiuto, vulnerabilità, diminuzione del controllo, ansia sociale. In base a recenti ricerche questi sentimenti negativi mettono in moto le stesse aree del cervello dedicate al dolore fisico che fa pensare a una profonda relazione con il dolore emotivo.
Dott.ssa Marzia Molteni - Psicologo Cantù - Psicoterapeuta
Come chiedere aiuto: impariamo a esprimere i bisogni correttamente
Un altro motivo è la nostra incapacità di articolare correttamente i nostri bisogni e le nostre difficoltà. In questo modo per chiunque è complicato mettersi al nostro servizio e fornire un aiuto costruttivo. Questo è dovuto al pregiudizio cognitivo noto come l'illusione della trasparenza: mentre abbiamo molto chiaro nella nostra mente le cose non sono così ovvie per tutti gli altri. Ci affidiamo quindi a un grido di aiuto quasi telepatico e ci sentiamo frustrati quando nessuno lo raccoglie.
Per essere aiutati bisogna chiedere
Per avere una mano da qualcuno è necessario chiederlo. Una frase celebre cita "meglio chiedere e sembrare stupidi per un minuto, che non chiedere ed essere stupidi per tutta la vita". In effetti avere un intervento risolutore da parte di qualcuno forse vale la posta di sentirsi per un attimo imbarazzati. Il modo migliore per sentirsi a proprio agio nel chiedere aiuto è migliorare la modalità di richiederlo (sembra facile, ma non è così difficile).
4 consigli per chiedere e ottenere aiuto
Prova ad essere conciso e specifico
Per chiedere aiuto è necessaria una comunicazione chiara. Non devi spiegare le cose in modo eccessivo: descrivi semplicemente quale attività per te è un problema e come la persona che ti ascolta può contribuire a risolverlo. Se riesci a essere preciso le altre persone potranno cosa fare, se potranno farlo e quanto tempo ed energie dovranno dedicare.
Ricordati di essere disposto a negoziare. Lascia che gli altri decidano quanto e come supportarti in modo da non rimanere deluso.
Non scusarti
Nessuno si carica quando chi chiede aiuto inizia scusandosi. Non c'è nulla di cui vergognarsi. Anche se può sembrare educato scusarsi in realtà può far apparire la richiesta come qualcosa di sbagliato e gettare delle ombre sull'attività da svolgere. Cerca di non usare frasi del tipo: "Odio chiedere...", "è solo una piccola cosa" perché indica che l'aiuto che possono darti sia banale o senza importanza. Come dovrebbe sentirsi una persona a cui "odi chiedere" qualcosa? Ricordati che non è un favore che stai chiedendo perché questa condizione potrebbe obbligare le persone a dirti di sì.
Come chiedere aiuto: 4 suggerimenti pratici
Rendi la richiesta personale e non transazionale
Chiedere una mano via messaggio (SMS o Whatsapp) può sembrare più facile, ma ha più probabilità di insuccesso. Così come è facile mandare un messaggio, è anche facile dire di no a qualcuno che non ti parla di persona. Sappi che le richieste faccia a faccia hanno 34 volte più successo.
Parlando con la persona prova a spiegare perché le sue abilità o competenze sono importanti e adatte al compito. Motivare l'altro è importante per ottenere una risposta affermativa.
Infine non sottolineare la reciprocità. A noi può sembrare corretto ribadire che ricambieremo il favore, ma in realtà questo atteggiamento può generare un'idea di debito/credito che non hanno nulla a che fare con un sincero apprezzamento per l'aiuto.
Dott.ssa Marzia Molteni - Psicologo Cantù - Psicoterapeuta
Non tralasciare di condividere i risultati
Oltre a esprimere gratitudine dovresti continuare la relazione di aiuto anche nel momento in cui ottieni dei risultati. La ricompensa che si cerca quando si aiuta qualcuno non è né ottenere indietro il favore e nemmeno sentirsi generosi. In realtà il fine ultimo è sentirsi efficaci e importanti. Non dimenticarti di aggiungere ai ringraziamenti la dimostrazione che il supporto ottenuto è solo importante per te, ma come questo ha avuto un impatto sulla tua vita, sul tuo lavoro o sulla comunità in cui vivi.
Come chiedere aiuto: 4 suggerimenti pratici
Per concludere
La prossima volta che dovrai chiedere aiuto prova a ripensare al capodoglio in difficoltà e al fatto che a differenza degli animali noi possiamo imparare come chiedere aiuto a tanti nostri simili che hanno voglia di dare una mano.
Prova a mettere in pratica i quattro suggerimenti scritti sopra e nel caso in cui tu abbia bisogno di una mano da un professionista della salute mentale non farti troppi scrupoli nel cercare aiuto perché vivere un malessere da soli non è mai una buona opzione.